Due settimane fa, coinvolto all’ultimo minuto da mia figlia, sono andato al Piccolo Teatro a vedere la “Trilogia della Villeggiatura” di Goldoni, nell’allestimento di Toni Servillo.
L’opera è la riduzione in un’unica opera di una trilogia di commedie goldoniane, precisamente Le smanie per la villeggiatura, Le avventure della villeggiatura, e Il ritorno dalla villeggiatura, che hanno come argomento rispettivamente i preparativi, lo svolgimento e i “postumi” di una villeggiatura estiva, come vissuta in un ambiente della nascente borghesia italiana del tardo ‘700.
Non mi intendo per niente di teatro, quindi non esprimerò nessun giudizio critico sull’allestimento e la recitazione, che personalmente ho gradito moltissimo, specialmente per la regia, e per l’interpretazione di Anna Della Rosa nel ruolo di Giacinta e dello stesso Servillo.
Volevo spendere due parole sul contenuto dell’opera. Goldoni, da par suo, ci descrive acutamente come la nuova borghesia cittadina consideri la villeggiatura, che non è una vacanza, non è riposo, ma è ostentazione della propria (vera o presunta) ricchezza, della propria eleganza, del proprio essere alla moda.
Ne vengono fuori delle figure nitidissime e patetiche di uomini e donne che hanno l’ossessione di apparire, più che l’ambizione di essere. E questa ossessione spinge a ogni genere di espediente, spinge a fare debiti, spinge a scendere a compromessi con la propria dignità, con il gusto, con il senso del ridicolo.
Tale modo di fare sembra essere tipico di questa “nuova” classe sociale che, con le parole dello stesso Goldoni nell’introduzione alla prima delle tre opere, "…sono di quell’ordine di persone che ho voluto prendere precisamente di mira; cioé di un rango civile, non nobile e non ricco; poiché i nobili e ricchi sono autorizzati dal grado e dalla fortuna a fare qualche cosa di più degli altri. L’ambizione de’ piccioli vuol figurare coi grandi, e questo è il ridicolo ch’io ho cercato di porre in veduta, per correggerlo, se fia possibile".
So che, leggendo queste righe, avete pensato quello che ho pensato anche io mentre assistevo alla commedia: niente di nuovo sotto il sole!
L’azione potrebbe tranquillamente svolgersi ai nostri giorni, in luoghi che potrebbero benissimo essere località della costa Smeralda o resort del mar Rosso, Billionaire e ville con anfiteatro e finto vulcano eruttante. I personaggi potrebbero essere i mille cafoni delle nostre cronache mondane, i Mora, i Corona, gli Azouz, i furbetti dei vari quartierini e gli arrivati dell’intrallazzo, gli imprenditori, i vari prodotti di reality e del sottobosco televisivo.
Proviami a vedere questo in chiave ottimistica.
Quanti di voi, come me, sfogliando le pagine dei giornali o guardando la TV, si chiedono dove andremo a finire e che mondo lasceremo ai nostri figli? Ebbene, avendo visto questa commedia, mi sento più tranquillo: se da almeno due secoli sopravviviamo in questo modo, non c’è motivo di temere che le cose peggiorino oggi o domani… O no?
Buona settimana a tutti!
Eh, ingegnè… i pezzenti risaliti – o parvenu, come diceva la buonanima dela mia prof di lettere del ginnasio proprio spiegandoci l\’opera goldoniana- ci saranno sempre. Speriamo solo che passi la moda del finto vulcano eruttante… quello è macabramente kitch!
per essere in tema con l\’intervento di soleluna diremo pure che di demi-monde è pieno il … monde! – che battuttaccia! – insomma, battute a parte, è come sostieni tu. vico non diceva "Historia se repetit" tanto per dire. metti anche il carico di abitudine e di adattamento che ci portamo dietro come una zavorra, ed è bell\’ e fatto!
buona settimana anche a texxx
Mi informo fino a quando c\’è al Piccolo questa commedia di Goldoni. Ne ho vista una di recente proprio al piccolo e mi sono divertito tanto. Beh, in effetti se non erro questo è l\’anno goldoniano quindi ce ne saranno in giro di opere del Goldoni. Se c\’è ancora in questi giorni ci vado 🙂
Avevo letto buone critiche a questo lavoro di Servillo, non so ancora se è già passato per il Mercadante.
Effettivamente si può dire che Goldoni abbia visto lontano ma in realtà guardava intorno a sè.
Per dirla con la lingua de "lo cunto de li cunti": "munn\’ era, munn\’ sarrà"
Eh sì ho visto che non c\’è più, magari ci faccio un pensiero per l\’Arlecchino, devo vedere se le varie cene pre-natalizie lo conentono o meno. Male che vada posso sempre fare un salto al Mercadante per la Trilogia della Villeggiatura. Nel caso giovedì dovessi decidere di prendere il biglietto te lo faccio sapere, magari ci incontriamo nel foyer.
Sì, anche l\’anno scorso, all\’Epifania parlavo del SAP, ma non parlavo della necessità di rivoluzionare l\’intero sistema, in qualche modo è stata una reprise. Stavo anche inserendo il link, poi me ne sono scordato, ora lo faccio 😉
si, in effetti…
proprio sentendo dei vari azouz-mora-corona e compagnia, assun
perchè il mio commento precedente è monco???
:-S
perchè il mio commento precedente è monco???
:-S
perchè il mio commento precedente è monco???
:-S
…se le cose peggiorassero, capperi! non ci voglio pensare che già così basta e (non) avanza. Ah! Benigni l\’altra sera ha proprio citato una bellissima frase "noi non abbiamo ereditato questo mondo dai nostri antenati, lo abbiamo in prestito per i nostri figli"…annamo bene!!!
c\’è fino al 6 gennaio, ci provo!
Grande Federico, vedo che hai visitato LA GRANDE MOSCA, volevo sapere se si possono scambiare foto o opinioni e se ti va fatti un giro nel mio blog ciao…
Mi avevi fatto capire che avresti avuto possibilità in quei giorni, per cui abbiamo pensato di spostare da Gragnano a Napoli, e alla mattina così è più comodo per voi!
ne sarei felice!!..renditi conto che il laghetto lo fa il dott.bitta….;-))…ohhh siii\'(tono alla winnie the pooh).
ti voglio proprio vedere!!…ci vado! adoro il teatro..anche se la vita quotidiana dovrebbe…bastarmi..saro\’a napoli e
ci andro\’!!ottima giornata!
Pure io trovo inquietante la moda di \’sto finto vulcano eruttante…anche se finchè è quello fnto va tutto bene…!!!
Ciao Federico, non penso di andare a teatro a vedere l\’Arlecchino di Goldoni…Troppo incasinato in questi giorni…Spero nel 28 allora 😉
chi tace acconsente…sei il papero nel laghetto!!…
(sicuro di non essere paperoga…travestito???;-))
Lo dicevo in maniera scherzosa da Maria per la questione del dibattito 🙂
Grazie per gli auguri di compleanno 🙂 Li ho visti solo ora 🙂
Tanti auguri, vecchio mio!E che il nuovo anno ci conceda più opportunità di incontro!Antonio
Tanti auguri, vecchio mio!E che il nuovo anno ci conceda più opportunità di incontro!Antonio